Colpisce circa il 3-4% della popolazione italiana, la prevalenza aumenta con l’età.
Il 90% dei casi di diabete è di tipo II
L’esercizio fisico regolare previene l’insorgenza del
diabete mellito tipo II.
Il diabete è la causa di molte complicanze invalidanti, come ad esempio agli occhi
(retinopatia), ai reni
(insufficienza renale), al sistema
nervoso periferico (neuropatia)
Il diabete mellito si suddivide in:
Diabete mellito tipo 1 (10-15%)
• Insulino dipendente
•
Soggetto non obeso, giovane
Diabete mellito tipo 2 (85-90%)
•
Non insulino dipendente
•
Soggetto
obeso, adulto
Diabete tipo I: generalmente dipendente da una
patologia autoimmune delle cellule b del pancreas con deficit di produzione insulinica.
Diabete tipo II: caratterizzato da una concentrazione
insulinica normale o addirittura aumentata con un difetto di risposta dei
tessuti periferici
I SEGNI E I SINTOMI DEL DIABETE MELLITO POSSONO ESSERE:
•
Polidipsia
•
Perdita di peso
•
Affaticabilità
•
Disidratazione cutanea
•
Infezioni ricorrenti
•
Ulcerazioni dei piedi
•
Disfunzione erettile
•
Difetto di sensibilità a carico delle estremità
•
Malattie cardiovascolari
DIETA:
Riduzione di grassi e carboidrati,
Aumento dell'assunzione della frutta e della verdura.
MODIFICAZIONE DELLO STILE DI VITA:
attività
fisica regolare
TERAPIE FARMACOLOGICHE:
Terapia farmacologica: insulina,
ipogli-cemizzanti orali (metformina, glibenclamide).
L’esercizio fisico comporta:
adattamenti
metabolici
•
Riduzione dei trigliceridi circolanti.
•
Riduzione del colesterolo totale e LDL.
•
Aumento del colesterolo HDL.
•
Riduzione del peso corporeo se l’apporto calorico è
controllato.
•
Riduzione del tessuto adiposo (soprattutto
viscerale).
•
Controllo dell’ipertensione arteriosa lieve.
adattamenti
endocrini
- concentrazione plasmatica di insulina
- concentrazione di catecolamine, glucagone cortisolo (maggiore rilascio glucosio epatico)
- sensibilità dei recettori muscolari (muscolatura scheletrica) all’insulina
DIABETE MELLITO DI TIPO II
L’esercizio fisico:
facilità il calo
ponderale
L'aumento del colesterolo HDL,
La diminuzione dei trigliceridi,
Riduce
il rischio cardiovascolare
Durante Esercizio aerobico bisogna raggiungere una frequenza cardiaca pari
al 60-80% della FCmax.
Effettuare un allenamento di 20-30 minuti per circa 3-4 volte alla settimana.
DIABETE MELLITO DI TIPO I
Nei soggetti con patologie riguardati il diabete mellitico di II tipo, l'attività fisica potrebbe essere un rischio in quanto possono sopraggiungere complicanze come ad esempio l'ipoglicemia, l'ischemia cardiaca e la chetosi.
Nonostante queste possibili complicanze i diabetici devono essere incoraggiati a svolgere attività per migliorare prima di tutto le funzionalità cardiovascolari, poi per migliorare il benessere psico fisico.
DIETA PER UN SOGGETTO AVENTE DIABETE MELLITICO DI II TIPO:
Prima dell’esercizio.
•
Evitare l’esercizio se la glicemia è > 250 mg/dl,
•
Assumere adeguate quantità di carboidrati se la
glicemia è <100 mg/dl.
Dopo l’esercizio.
•
Valutare la risposta glicemica a differenti condizioni
e livelli di esercizio.
•
Assumere carboidrati quando necessari ad evitare
l’ipoglicemia.
•
Rendere disponibili cibi a base di carboidrati
durante e dopo l’esercizio.
Idratazione
•
La disidratazione può essere causa di effetti
sfavorevoli.
•
E’ raccomandabile una adeguata idratazione prima
dell’esercizio fisico (almeno ½ litro di fluidi nelle due ore precedenti l’attività).
•
Durante l’esercizio assumere la quantità necessaria di
liquidi in base al tipo ed intensità dello sforzo ed alle condizioni
ambientali.