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martedì 31 luglio 2012

I PRINCIPALI ORMONI CON EFFETTO ANABOLICO E CATABOLICO!




GH: 

Ormone che compare quando il nostro corpo deve recuperare le forze da un allenamento, accelera il metabolismo, se ci sono sbalzi di glicemia si blocca, è stimolato da proteine e aminoacidi e il suo picco assoluto è la notte e dopo un allenamento.

TESTOSTERONE: 

E’ stimolato da sforzi intensi e brevi, diminuisce se lo stress dell’allenamento è prolungato nel tempo, dà tono muscolare, forza e resistenza.

INSULINA: 

Stimolata da zuccheri semplici e bloccata da cibi proteici e dai grassi, comporta ritenzione idrica e accumulo di grasso.

ENDORFINE: 

Da un senso di gratificazione e di relax prodotto dall’attività fisica. Questo ormone può diventare anche “una droga” per il nostro organismo, perché più ci alleniamo più ne produciamo e più ci sentiamo rilassati e gratificati.

T3\T4: 

Sono ormoni che vengono ridotti con le diete, aumentano il metabolismo e sono uno stimolo per l’attività sportiva.

SEROTONINA: 

E’ mediata dai carboidrati e da alcuni aminoacidi, aiutano il soggetto a prendere sonno ed avere uno stato di tranquillità.

ADRENALINA: 

E’ stimolato da diete a base di proteine, e da attività fisiche esplosive. Provoca agitazione e irruenza.


Aumenta con lo stress acuto o cronico. Diminuisce il metabolismo e provoca ritenzione idrica e accumulo di grasso corporeo.

PROLATTINA: 

Aumenta con le diete iperglucidiche, con lo stress e con l’ansia. Provoca ritenzione idrica. 




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lunedì 30 luglio 2012

LE FIBRE MUSCOLARI!!





Esistono due diversi tipi di fibre muscolari:

LE FIBRE RAPIDE o di tipo II:

Manifestano una grande capacità di produrre ATP e lavorano quando è richiesto un improvviso aumento di potenza.
Le fibre rapide sono anche chiamate fibre bianche e permettono di fare movimenti veloci utilizzando carichi sub massimali facendo dalle 2 alle 6 ripetizioni per esercizio con 2-3 secondi di recupero.

LE FIBRE LENTE o di tipo I:

Hhanno una grande capacità ossidativa, sono ricche di mitocondri ed enzimi.
Le fibre lente sono anche chiamate fibre rosse, permettono di fare movimenti lenti utilizzando carichi medi facendo dalle 12 alle 20 ripetizioni per esercizio con 40-60 secondi di recupero.


COME DEVE ESSERE STRUTTURATO UN BUON ALLENAMENTO!







Un buon allenamento, deve essere ben programmato e ben organizzato.


Principalmente il nostro allenamento, proprio perché è nostro, deve essere 

PERSONALIZZATO  
in quanto non esistono due persone uguali:


Il sovraccarico che andiamo ad utilizzare deve essere 

PROGRESSIVO E INTERVALLATO 

Dobbiamo dare al nostro organismo 

STIMOLI CONTINUI.



Classificazione dell'allenamento:


Un allenamento annuale viene chiamato 

MACROCICLO, 

questo a sua volta si suddivide in 

MESOCICLO 

(allenamento suddiviso in mesi) 

MICROCICLO 

(allenamento suddiviso in settimane) 

UNITA’ DI ALLENAMENTO 

(allenamento suddiviso per ogni singola seduta).

L'IPERTROFIA MUSCOLARE





L’ipertrofia muscolare 

è l’aumento di volume del muscolo per l’aumento di volume degli elementi che lo compongono quindi vale a dire le fibre, le miofibrille, il tessuto connettivo, il sarcomero eccetera…

L’iperplasia muscolare 

invece è l’aumento del volume del muscolo avvenuto grazie all’aumento numerico delle cellule che lo compongono.


L’ipertrofia muscolare può essere:


TRANSITORIA: 

cioè quando abbiamo dei fluidi (accumulati all’interno dei nostri muscoli) causati dal danneggiamento delle miofibrille e del tessuto connettivo. 
In questo caso è presente all'interno del nostro corpo della ritenzione idrica causata ad esempio dall'assunzione di creatina.

CRONICA: 

Aumento del volume muscolare e delle sue cellule grazie all'aumento degli ormoni stimolati.

venerdì 27 luglio 2012

PANCA PIANA, SI O NO??






Esistono due diversi tipo di biotipi articolari:

CLAVICOLARI E I TRAPEZOIDALI.




I CLAVICOLARI

Sono rappresentati da quei ragazzi che hanno le spalle molto larghe ma sono piatti sagittalmente. 

Non possono fare la panca piana 

perché gli lavorerebbe solo il deltoide e quindi si allargherebbero le spalle senza l’accrescimento dei pettorali.

Devono lavorare sulle scapole.


Per fare un buon allenamento, devono lavorare facendo esercizi con i gomiti lontani dal corpo, cioè con i gomiti all'altezza della spalla.

I clavicolari lavorano meglio sul piano frontale rispetto a quello sagittale.





I TRAPEZOIDALI 



Sono rappresentati da quei ragazzi che hanno una buona profondità sagittale ma non hanno le spalle molto larghe, 

quindi dovranno lavorare sui deltoidi 

facendo esercizi con la panca piana. 

I trapezoidali lavorano meglio sul piano sagittale rispetto a quello frontale.




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martedì 24 luglio 2012

ADDOMINALI




DEBOLEZZA DEL TRASVERSO DELL’ADDOME:


Consente il rigonfiamento della parete anteriore creando una tendenza ad accrescere la lordosi.
Durante la flessione in posizione supina, e l’iper-estensione del tronco in posizione prona, si forma (IN CASO DI DEBOLEZZA DEL TRASVERSO DELL’ADDOME) un rigonfiamento nell’area laterale;

OBLIQUI ESTERNI


Il soggetto con i muscoli obliqui esterni forti esegue un esercizio di alzata a sedere del tronco mantenendo il busto eretto e l’addome inferiore in dentro.
Questo non avviene quando i muscoli obliqui esterni sono deboli.




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ADDOMINALI




Prima di somministrare gli esercizi per gli addominali, è importante verificare con un test, la capacità di approcciare questo esercizio, in pratica chi può e chi non può farlo.
Per la verifica di questo test si possono evidenziare tre diversi casi:

  1. RETTO DELL’ADDOME DEBOLE E ILEO-PSOAS FORTE;
  2. ILEO-PSOAS DEBOLE E RETTO DELL’ADDOME FORTE;
  3. RETTO DELL’ADDOME FORTE E ILEO-PSOAS FORTE;
 

PRIMO CASO:
RETTO DELL’ADDOME DEBOLE E ILEO-PSOAS FORTE:


Se gli addominali sono deboli, il bacino si inclina anteriormente quando il soggetto solleva le gambe.
In seguito all’inclinazione, la schiena va in iper-estensione, causando spesso dolore, ed i muscoli deboli dell’addome sono sottoposti ad allungamento e quindi possono causare uno stiramento.


SECONDO CASO:
 ILEO-PSOAS DEBOLE E RETTO DELL’ADDOME FORTE:



Pur avendo il retto dell’addome forte (il soggetto riesce a mantenere la parte inferiore della schiena aderente al terreno), non si riesce a sollevare le gambe, in quanto la carenza di forza dell’ileo-psoas lo impedisce;


TERZO CASO: 
RETTO DELL’ADDOME FORTE E ILEO-PSOAS FORTE:


Se i muscoli addominali e l’ileo-psoas sono forti, il soggetto è in grado di sollevare le gambe, e di schiacciare la schiena contro il piano. 


FREQUENZA CARDIACA



Per calcolare la nostra frequenza cardiaca, e quindi la nostra intensità per fare esercizi, esistono due formule: 
La formula di Cooper e di Karvonen.

LA FORMULA DI COOPER:

 

220- età e calcolare la % dell'intensità scelta.


Il volare che otteniamo sarà quello delle pulsazioni che il nostro cuore deve mantenere in un minuto per un allenamento.


Per soggetti sani, le percentuali da calcolare possono essere:
Per un allenamento mirato al dimagrimento: 60-70%
Per un allenamento anaerobico 80-100%
Per un allenamento cardiocircolatorio: 70-80%


Per soggetti invece affetti da malattie del cuore, le percentuali da calcolare possono essere:
Per un allenamento moderato: 50-60%.
Per un allenamento mirato al dimagrimento il 60-75%

FORMULA DO KARVONEN:


220-età-battiti a riposo x % + battiti a riposo.


Se la percentuale è del 60% allora con l’allenamento entreremo in lipolisi,
Se è dell’80% attiveremo l’apparato cardio respiratorio
Se invece la percentuale sarà del 70% troveremo i nostri battiti allenanti.

lunedì 23 luglio 2012

LA CAPILLARIZZAZIONE E SCHEDA DI ALLENAMENTO


RISCALDAMENTO 

(della durata di circa 10 minuti) con una
parte organica: dovremo effettuare un allenamento cardio con tappeto, bike ecc.
una parte settoriale: con una allungamento della parte del corpo interessata.

Il riscaldamento è molto importante per l’allenamento perché aumento la temperatura del nostro corpo e il sistema nervoso dà il suo rendimento ottimale ad una temperatura di circa 38-39°.
Un aumento di 2° della temperatura corporea porta ad un aumento della velocità di contrazione del 20%.

PARTE CENTRALE 

(della durata di 40-50 minuti) 

IMPORTANTISSIMO è non superare mai i 50 minuti di allenamento altrimenti avremo un picco del cortisolo e un abbassamento del testosterone.

Nella parte centrale dell’allenamento effettueremo tutti esercizi cardio, come ad esempio il tapis roulant, l’ellittica, lo step, la cyclette, sia quella orizzontale che quella verticale, e il vogatore.

DEFATICAMENTO O DECOMPRESSIONE 

(della durata di 10 minuti) 
sarà suddiviso in 
una parte settoriale: quindi di allungamento.
una parte organica: ovvero di una leggera camminata sul tappeto per riportare il nostro battito cardiaco alla normalità.

Se ci alleniamo troppo, produciamo degli ormoni, le ENDORFINE che funzionano come una droga per il nostro organismo, quindi più ci alleniamo, più ci vogliamo allenare.

LA CAPILLARIZZAZIONE!



Cos'è la capillarizzazione? 


E’ la riapertura dei capillari chiusi a causa di uno scarso, se non addirittura assente, allenamento fisico.

Prima di iniziare un allenamento serio in palestra, è opportuno che i capillari del nostro corpo vengano riaperti per far si che il nostro organismo si ossigeni in modo corretto.

La riapertura dei capillari dura all’incirca 8 settimane facendo 3 sedute di allenamento settimanali. 

Come facciamo a capire se la capillarizzazione sta avvenendo?


Il “segnale d’allarme” (positivo ovviamente) sarà dato dallo sgonfiamento delle caviglie e delle gambe, se prima le avevamo gonfie, se abbiamo ad esempio un anello al dito, quest’ultimo ci stringerà.. 
Perché?
Perché all’interno dei nostri capillari sta passando più sangue, quindi più ossigeno e quindi sta avvenendo la capillarizzazione!

domenica 22 luglio 2012

COME ACCELERARE IL METABOLISMO!







4. Mangiare alimenti contenenti ferro, in quanto aiuta il potenziamento muscolare e consente anche di bruciare grassi.







5.Dormire dalle 7 alle 8 ore per notte. L’astinenza dal sonno infatti rallenta il metabolismo e aumenta i livelli del cortisolo che stimola la fame.


6.Mangiare carboidrati e proteine.


7.Bere molta acqua, infatti l’acqua aumenta il metabolismo del 30%. Circa 2 Litri di acqua al giorno migliorano il metabolismo e garantiscono la perdita di peso!




COME ACCELERARE IL METABOLISMO





Quando si parla di metabolismo si intendono tutte quelle reazioni chimiche che permettono il cambiamento del nostro corpo, a partire ad esempio dal dispendio di energia per bruciare calorie quando si sta a riposo.


Molte persone sostengono di avere un metabolismo basso e desiderano accelerarlo, come fare?





1. Innanzitutto bisogna limitare l’apporto calorico giornaliero e quindi eseguire una giusta alimentazione in quanto se assimiliamo più calorie rispetto a quelle che consumiamo durante la giornata, ingrassiamo. 
Il fabbisogno giornaliero è determinato da alcuni parametri, come ad esempio il sesso, l’età, la costituzione, l’attività sportiva e quella lavorativa.




2. Fare circa 5-6 pasti al giorno, sembra strano ma è così :-) dobbiamo stimolare l’organismo in modo da fargli consumare energia digerendo ciò che ingeriamo e mantenere il più a lungo possibile il picco metabolico.




3. Fare attività fisica. Questa infatti elimina circa il 30-40% delle calorie accumulate durante la giornata. L’ideale sarebbe fare movimento circa 4-5 volte alla settimana per circa un’ora.



Se CONTINUI A LEGGERE troverai altri suggerimenti!!

LONGILINEO, NORMOLINEO O BREVILINEO?




Per sapere qual è la nostra costituzione è importante anche, oltre a sapere se siamo Ginoidi o Androidi, vedere che tipo di proporzioni corporee abbiamo; come fare?
E’ semplicissimo..


Misurate la vostra statura in centimetri e dividetela per la vostra circonferenza polso (misurata sempre in centimetri)
 



Uomo
Donna
Longilineo
> 10.4
>10.9
Normolineo
10.4 - 9.6
10.9 – 9.9
Brevilineo
< 9.6
> 9.9



Perché è importante sapere queste cose?

Per quanto riguarda i longilinei, dobbiamo sapere che hanno delle inserzioni e delle origini sia muscolari che tendinee molto deboli, quindi dovranno evitare esercizi con carichi molto altri.
I normolinei e i brevilinei invece, hanno delle inserzioni e delle origini, sia muscolari che tendinee molto forti, quindi possono “esagerare” con i carichi durante la loro attività fisica.

I Longilinei, sono anche chiamati ectomorfi. Grazie al loro foglietto embrionale hanno una corporatura magra, un aspetto giovanile, sono particolarmente alti, poco muscolosi, introversi e impacciati.

I Normolinei, sono chiamati anche mesomorfi. Hanno un aspetto più maturo, un’altezza normale, muscolosi, sicuri di sé, coraggiosi e amanti del pericolo,

I Brevilinei, sono chiamati anche endomorfi, Hanno spalle strette e i fianchi sono larghi, presentano un elevato grasso corporeo, estroversi, espansivi e amanti del cibo.




Nella pagina seguente troverai dei consigli per AUMENTARE IL TUO METABOLISMO... CONTINUA A LEGGERE!!

venerdì 13 luglio 2012

ALIMENTAZIONE E INTEGRAZIONE!!




ALIMENTAZIONE:


Zero o quasi carboidrati al mattino e possiamo assumerne in quantità ridotta fino alle 17:00, ora in cui si abbassa sensibilmente il cortisolo. 
La diminuzione dei carboidrati, va compensata con l’aumento della quota proteica.
Al pasto iperproteico, devono essere aggiunti grassi monoinsaturi come ad esempio l’olio di oliva o polinsaturi, come per esempio l’olio di semi di lino e pesci del mare del nord, che aumentano la sensibilità all’insulina.

INTEGRAZIONE:


Sono riportati alcuni consigli riguardanti integratori che permettono di abbassare i livelli del cortisolo:

Fosfatidilserina: alcune ricerche suggeriscono che l’assunzione di tale sostanza possa effettivamente ridurre i livelli di cortisolo. Questa va assunta a dosi scaglinate nella prima metà della giornata (quando il cortisolo è alto) e circa un’ora prima dell’allenamento (per non far impennare il cortisolo eccessivamente durante la fase di stress).

Vitamina C:  Combatte l’innalzamento del cortisolo e le infiammazioni causate dall’allenamento, non è una cattiva idea associarci anche alcuni grammi di vitamina E visto che ha azioni sinergiche.

Acetil- L- Carnitina: combatte l’innalzamento del cortisolo causato dall’allenamento, va assunta in piccole dosi con le stesse modalità della fosfotidilserina.

Caffeina: in una situazione di questo tipo, non p molto consigliabile, soprattutto al mattino.

CORTISOLO O ORMONE DELLO STRESS!


E’ un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali e ha il compito di produrre glucosio a partire dalle proteine, questo processo viene chiamato GLUCONEOGENESI.

Questo ormone è in grado di facilitare il metabolismo dei grassi, sostiene la risposta vascolare durante l’infiammazione e modula diverse funzioni del sistema nervoso centrale.

Quando un soggetto è in una condizione di digiuno, il cortisolo diviene di vitale importanza, infatti porta l’energia (glucosio) al cervello. In sua assenza si va incontro ad una ipoglicemia.

Nelle diete ipocaloriche, un importante consiglio può essere quello di seguire un piano nutrizionale corretto, che porti gradualmente l’organismo ad adattarsi ai nuovi e più bassi livelli del grasso corporeo. 

Fondamentale sarà quindi praticare una costante attività fisica, la quale stimolerà il metabolismo basale.

E’ possibile che, grazie a questo brusco cambio di alimentazione e quindi una grande restrizione calorica, avvenga la stimolazione e la secrezione del cortisolo che metterà subito in circolazione gli zuccheri per utilizzarli a fini energetici.
Se questo zuccheri però non vengono utilizzati a scopo energetico, l’insulina li andrà a depositare sottoforma di grasso per lo più nelle zone tipiche dei morfotipi.

Il cortisolo segue un ritmo sia circadiano (ritmo esistenziale in base al sorgere e al calare del sole) che circannuale (con l’avvicendarsi delle stagioni).



La sua produzione è piuttosto alto dalla seconda metà di dicembre fin quasi fine aprile, raggiungendo un picco annuale verso i primi di marzo.

Se si produce troppo cortisolo, la causa sarà quasi sicuramente un’iperattività dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrenale.



Come facciamo a diminuirne la produzione??

In base a quello abbiamo detto sopra, il cortisolo mette in circolazione gli zuccheri, che se non utilizzati per fini energetici, si trasformeranno in grasso; così possiamo pensare di 

Aumentare le sedute in palestra!! MA E’ SBAGLIATISSIMO!!!!!!

Infatti, l’allenamento è una forma di stress e dato che ogni forma di stress contribuisce all’aumento del cortisolo, aumentare le sedute di allenamento può peggiorare addirittura la situazione. 
(Un allenamento in media deve durare non più di 50 minuti, perché altrimenti avremo un aumento del cortisolo e una diminuzione del testosterone.)

Quindi come risolviamo il problema??

Il problema va risolto in maniera multilaterale, con un allenamento intelligente, la giusta integrazione e la giusta alimentazione.


Se CONTINUI A LEGGERE troverai dei consigli sull'alimentazione e l'integrazione da seguire :-)



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giovedì 12 luglio 2012

ESERCIZI PER SOGGETTI ANDROIDI:



VENIAMO DA..

I soggetti androidi, possono praticare qualsiasi esercizio in palestra, ma è bene evitarne alcuni, come ad esempio:

Esercizi sconsigliati:



esercizi a testa in giù;

esercizi poliarticolari come ad esempio: la panca piana, rematore con bilanciere, lat machine ecc.. ovvero tutti quegli esercizi che coinvolgono due articolazioni alla volta;

 


Esercizi consigliati:

Privilegiare soprattutto un’esercitazione (a circuito, cioè senza fare pause) cardio, ovvero utilizzare, il tappeto, la bike, lo step, l’ellittica.. insomma tutti quegli attrezzi che ci permettono di sudare e quindi di perdere calorie.



LA GIUSTA ALIMENTAZIONE:


VENIAMO DA..



Il soggetto con obesità androide è in prevalenza un soggetto IPERLIPOLITICO (essendo un ipercortisolemico), cioè accumula facilmente grasso, ma lo elimina altrettanto velocemente.

 

Il soggetto con obesità androide, se è iperlipolitico avrà una scarsa tolleranza ai carboidrati, che dovranno essere soppressi soprattutto fino alle 17, orario in cui il cortisolo cala notevolmente.

Ecco a voi (soggetti androidi :-)..) uno spunto per iniziare a mangiare bene...

 

Colazione: 

Molte proteine con pochi carboidrati (carboidrati preferibilmente con basso indice glicemico, cioè che alzano poco la glicemia e quindi stimolano poco l’insulina).

 

Pranzo: 

molto proteico e iperlipidico, scegliendo fra grassi tipo:

olio di oliva; olio di semi di lino; pesci grassi dei mari del nord come ad esempio il salmone; in modo ridurre il picco dell’insulina.

 

Cena: 

per la cena sono consentiti i carboidrati sempre però con un basso indice glicemico e sono necessarie le proteine perché aiutano il nostro organismo alla ricostruzione anabolica, durante la fase notturna.                                    Se il soggetto pratica sport, è consentita l’assunzione di carboidrati circa 2 ore prima dell’allenamento per evitare il catabolismo (la liberazione di ATP sotto forma di energia chimica) muscolare.


L'OBESITA' ANDROIDE

VENIAMO DA...


Come abbiamo detto già precedentemente l’obesità androide riguarda prettamente il sesso maschile ed è quell’obesità che interessa la parte superiore del corpo, come ad esempio nuca, collo, viso, spalle, torace e addome superiore.

I responsabili principali della distribuzione di questi grassi sono gli ormoni maschili: gli androgeni, che se presenti in maniera eccessiva nella donna, possono causare gli stessi problemi.
Un altro ormone, particolarmente importante per l’accumulo di grasso sottocutaneo e molto presente nei soggetti androidi, è l’ormone cortisonico, prodotto dall’ipofisi.
Per frenare un’eccessiva produzione di questi ormoni, è opportuno consumare una buona quantità di proteine, l’assunzione dei carboidrati, invece, ha la funzione opposta, infatti stimola l’ipotalamo.

Quindi per l’androide: MENO CARBOIDRATI + PROTEINE.

 
IMPORTANTE!!
Nell'androide è più frequente il rischio di diabete insulino-dipendente aterosclerosi e iperuricemia.




Come riconoscere i vari tipi di soggetti androidi???

Dobbiamo vedere la forma dell’addome, infatti possiamo averne 4 diverse:

PREDIABETICA: La punta dell’addome parte subito dalla linea pettorale e siamo davanti ad un addome durissimo.
METABOLICA: Siamo davanti ad una pancia morbida, e la riconosciamo perché è la classica pancia che “straborda” dalla cintura.
EPATODIGESTIVA: La punta dell’addome va verso il basso e siamo di fronte a problemi di drenaggio epatico.
COLITE: E’ una pancia legata soprattutto a fattori di stress, la possiamo riconoscere in quanto il grasso lo troviamo maggiormente nella parte inferiore dell’addome. 


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mercoledì 11 luglio 2012

ESERCIZI PER SOGGETTI GINOIDI

VENIAMO DA..




I soggetti ginoidi, possono praticare qualsiasi esercizio in palestra, ma è bene evitarne alcuni, come ad esempio:

Esercizi sconsigliati:


Lo Squat, la pressa, gli affondi sul piano sagittale e la bike, in quanto chiudono la safena (una vena situata negli arti inferiori) e il quadricipite femorale lavora in assenza di ossigeno.
EVITARE LA CORSA!!!! Perché quando batto il piede a terra, rompo i capillari e c’è l’attivazione del vasto mediale (muscolo della coscia) che non è preparato allo sforzo.

Esercizi consigliati:


La salita sul gradino con un angolo di 90° tra la tibia e il femore; così facendo, lavoro il muscolo della coscia, ma la safena si apre. (Questo esercizio sostituisce lo squat e gli affondi sul piano sagittale).
Utilizzare la recline (cyclette reclinata) in modo che la safena non si chiuda.
CAMMINARE!!! (sostituisce la corsa) sotto alla nostra pianta del piede abbiamo la SOLETTA DI LEJARS piena di capillari, camminando, schiaccio i capillari e ossigeno le gambe!






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LA GIUSTA ALIMENTAZIONE!!


VENIAMO DA...



Il soggetto con obesità ginoide è in prevalenza un soggetto IPOLIPOLITICO, cioè che non riesce a bruciare grasso.

Ecco a voi (soggetti ginoidi :-)..) uno spunto per iniziare a mangiare bene...

Colazione
Carboidrati complessi*
Proteine
grassi
60%
20%
20%
Pranzo
Pochi carboidrati*
Grassi
Proteine
30%
10%
60%
Cena
Iperproteica °
Grassi polinsaturi
Soppressione dei carboidrati
60-70%
20-30%



*La quantità di carboidrati comunque può variare in base al sovrappeso dell’individuo.

° La cena iperproteica favorirà la secrezione di GH (ormone della crescita) incrementando così la lipolisi che normalmente è carente in questi soggetti.

Grazie a degli studi si è evidenziato che un aumento di calcio e una diminuzione di potassio corrispondono ad un rallentamento del metabolismo, quindi per un ipolipolitico sarebbe meglio eliminare o quantomeno regolare l’assunzione di cibi che contendono questi nutrienti.

Non bisogna eccedere con la soja perché è ricca di rame che è in eccesso in questi soggetti.

Patate, melanzane e pomodori, contengono sostanze che inibiscono la colinesterasi, un enzima che potenzia il parasimpatico.

Non bisogna esagerare con il sale, in quanto fa aumentare la ritenzione idrica.

Bere molto (acqua, tè, se possibile verde, infusi e tisane)  minimo 1 litro e mezzo al giorno per idratare il corpo.

Preferire la frutta alla verdura in quanto un eccesso di verdura favorirà la ritenzione idrica.

E infine limitare l’assunzione di zuccheri!!



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